venerdì 10 maggio 2013

L'alimentazione complulsiva



L’Alimentazione Compulsiva (Compulsive Overeating) si caratterizza per l’assunzione incontrollata di grandi quantità di cibo e conseguente aumento ponderale.

Chi ne soffre, usa il cibo come mezzo per far fronte allo stress, ai conflitti emozionali e ai problemi di ogni giorno.

I pazienti si sentono spesso fuori controllo e sono consapevoli che i loro comportamenti alimentari sono anormali. Come i bulimici, riconoscono di avere un problema.

Malgrado ciò, spendono ore e ore a fantasticare sul cibo e sui vari modi di prepararlo, a differenza delle persone con Disturbo da Alimentazione Incontrollata che nutrono sentimenti molto negativi nei confronti del cibo.

Il Disturbo da Alimentazione Incontrollata inizia generalmente in giovane età, quando si strutturano i comportamenti alimentari. Si stratta spesso di persone che non hanno mai imparato il corretto modo di affrontare le situazioni di stress e che usano il cibo al posto di più corretti comportamenti.

In certi casi il grasso svolge una funzione protettiva, specialmente nelle vittime di abusi sessuali. Il sovrappeso, rendendo meno attraenti, può tenere gli altri a debita distanza.

Rispetto all’anoressia e alla bulimia, il numero di pazienti maschi è proporzionalmente molto maggiore.

Più il paziente prende peso, più si sottopone a diete restrittive e questo, puntualmente, prepara la successiva abbuffata che sarà seguita da senso di impotenza, colpa, vergogna e fallimento.

L’alternanza tra diete e abbuffate può andare avanti all’infinito se non vengono affrontate e risolte le ragioni emozionali che sono alla base del disturbo.

Nella società d’oggi, l’Alimentazione Compulsiva non è ancora presa abbastanza sul serio. Invece che essere trattati adeguatamente, generalmente i pazienti sono inviati dal dietologo o presso centri benessere. Esattamente come nel caso dell’anoressia e della bulimia, le persone affette da Alimentazione Compulsiva soffrono di un problema serio e reale che, se non adeguatamente compreso e trattato, può portare alla morte.

SEGNI E SINTOMI

Perdita di controllo
Paura di non essere in grado di smettere volontariamente di mangiare
Depressione
Pensieri di auto-deprecazione conseguenti alle abbuffate
Allontanamento da ogni attività fisica per l’imbarazzo legato al peso
Seguire molte diete
Persistenza di sovrappeso nonostante la scarsa introduzione di alimenti in pubblico
Convinzione che sia necessario essere magri per essere una bella persona
Senso della stima di sé legato al peso corporeo
Attribuzione di responsabilità al peso per gli insuccessi sociali e professionali
Rimuginazione e tormento relativi alle abitudini alimentari
Il peso corporeo è il fulcro della vita


COMPLICANZE FISICHE E MEDICHE

Eccesso ponderale
Ipertensione
Affaticamento
Respiro corto
Problemi di motilità
Sovraccarico cardiaco
Diabete
Patologie osteoarticolari da sovraccarico ponderale
Ernia iatale
Ipercolesterolemia
Insufficienza venosa agli arti inferiori e varici
Insufficienza venosa profonda e embolia
Arresto cardiaco e morte

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